Per pulire meccanicamente o con acqua ad alta pressione tutti i componenti dello scambiatore si presuppone che quest’ultimo sia fuori servizio e smontato nel maggior numero di parti possibili in modo da garantire l’accesso anche ai punti più remoti.
Nel caso degli scambiatori a fascio tubiero quest’ultimo dovrà essere estratto per poter pulire la superficie esterna, mentre nel caso degli scambiatori a piastre si esegue la pulizia piastra dopo piastra.
In ogni caso bisogna fare attenzione a non danneggiare i componenti e tenere presente che a volte la rimozione di incrostazioni genera nuove perdite.
Ogni volta che le impurità, ostruzioni o depositi vengono rimossi le superfici dei componenti sono riportate a metallo nudo
Per i fasci tubieri degli scambiatori solitamente si utilizzano appositi utensili, adatti al tipo di residuo che si dovrà rimuovere, quali PIG (tamponi flessibili), spazzole e scovolini.
L’azione meccanica può essere provocata anche da un getto d’acqua ad alta pressione (a partire da 200 bar) e in certi casi come fluido di propulsione si può utilizzare anche una miscela di aria e acqua.
Un vantaggio dell’utilizzo di acqua è la possibilità di raccogliere il fluido in uscita dai tubi per poter poi analizzare il tipo di incrostazione. Per esempio si può far evaporare tutta l’acqua utilizzata nella pulizia e pesare il residuo in modo da calcolare il tasso di incrostazione dello scambiatore.
Volendo garantire ai nostri clienti il massimo in materia di sicurezza assicurando tempi d’intervento estremamente ridotti oltre alle numerose motopompe ad alta e altissima pressione con pressioni fino a 1300 bar, disponiamo di attrezzature specifiche per il lavaggio robotizzato di fasci tubieri di scambiatori, mantelli, colonne, tubazioni e recipienti in genere.
I robot, alimentati dalle pompe ad altissima pressione, lavorano autonomamente, e richiedono la presenza di solamente un operatore ciascuno.